FELLINI E IL SUO BORGO
Confessiamo che il titolo “Fellini e il suo borgo” era stato pensato per l’edizione 2020 della Festa de Borg, sul quale si era iniziato a lavorare già dallo scorso anno.”Fellini e il suo Borgo” gioca sull’equivoco: attira il pesce con un’esca, per raccontargli poi la storia reale del borgo di pescatori, fiacherai, anarchici.
LA FESTA CHE NON C’E’ viaggia su doppio binario: da una parte l’omaggio a Fellini (nuovi murales, il nuovo libro di Panozzo, il contest #fellinifakehome) e dall’altra il racconto della nostra comunità (recupero dei murales di Mauro Dallonda, il documentario “E Borg che patachedi”, la collezione dei manifesti della Festa de Borg e altre piccole sorprese).
Vi invitiamo a vivere con noi questa “piccola” Festa, dal cuore “grande”. Con la stessa curiosità e gioia che ha sempre contraddistinto le nostre Feste.
Ma senza dimenticare le precauzioni del caso: mascherine e distanziamento.
Buona NON Festa de Borg!