storie di circo
Il Borgo, il Circo, la Festa
La prima Festa del Borgo – Festa de’ Borg – risale al 1979, e la prossima, la XIII edizione, si svolgerà, prestissimo, il 7 e l’8 settembre 2002.
Gli anni, i decenni trascorsi non hanno cancellato l’interesse, e la passione, per le vicende e la vita della vecchia borgata e dell’antica città: il passato conserva nel proprio scrigno racconti sorprendenti e tesori di saggezza, da non dimenticare o sacrificare comunque… magari in nome di una modernità che non coincide sempre con quello che si vuol far credere. Non è tutto oro quello che luccica!
Ecco perché la prossima Festa torna a puntare decisamente, e apertamente, sui temi che erano alla sua origine: a quella convivialità e socialità che caratterizzavano, molto più di quanto avvenga oggi, la vita di allora.
E il filo conduttore, per ricordare e rivivere quei sentimenti e quella disponibilità, sarà il Circo.
Nel Borgo stazionava spesso il Circo. A volte si trattava di un piccolo, piccolissimo Circo, che magari non aveva neppure il tendone: disponeva solo di una pista, di un paio di carrozzoni, e poco più. Bastava, però, a creare un momento di ritrovo e di spensieratezza.
Ma c’era qualcosa ancor più sorprendente, a pensarci oggi: ed era l’amicizia che si stabiliva con quella gente del circo, con quegli strani – e mitici – personaggi arrivati da chissà dove, che spesso venivano invitati a mangiare nelle case del Borgo; dopo di che i borghigiani erano ospitati gratuitamente agli spettacoli del Circo. L’amicizia ripaga sempre!
Poi, quegli uomini e quelle donne che sembravano così diversi, ripartivano, e tornavano dopo un anno. Col tempo le loro visite si diradarono. Finché di loro non rimase che un caldo ricordo.
Con la prossima Festa torneranno!
II Borgo, nelle piazzette e nelle strade, accoglierà nuovamente gli spettacoli del Circo, rivedrà la sfilata dei funamboli e dei clown, il fumo degli accampamenti, i tendoni colorati…
E al centro di tutto la figura più dolce e misteriosa: il Clown. Di questo strano personaggio Federico Fellini ha detto: “… Attraverso lui esorcizziamo la nostra impotenza, le nostre contraddizioni e soprattutto la lotta ridicola e sproporzionata contro i fantasmi del
nostro egoismo, della nostra vanità e della nostra illusione…”.
Al Clown Fellini ha dedicato un breve film, grande capolavoro. Noi, più modestamente, a lui e ai suoi compagni d’avventura vorremmo si ispirasse la nostra Festa. Mica un capolavoro: solo un civile e divertente appuntamento con la storia dell’altro ieri.