San Giuliano, di Renato Bertozzi
Se percorri i suoi vicoli d’estate,
dal ponte alla Madonna della Scala,
tu ne rasenti le finestrelle basse
dalle panciute inferriate
le persiane colorate aperte sui murales
gli arredi delle soglie spalancate,
le targhe di Giuma ai patriarchi Tiglio, Belèza, Lurenzonn, Merico….
i davanzali col basilico e i gerani, gli oleandri nani.
E mentre affretti pudicamente il passo
tu ascolti le voci dei bambini,
le parole della gente che siede a resinare
conversa nell’ombra dei tinelli.
Il mare è una lingua turchese che non vedi
la barafonda il limitare su cui preme, la sua sponda.
Tu ne senti il respiro trattenuto il salino,
il va e vieni che non cessa…