Quarto Morri aveva la sfortuna di essere ritornato – da anziano – nel borgo andando ad abitare proprio sopra il bar di Pierino. Pazienza d’inverno, ma d’estate… sotto la sua finestra si davano appuntamento i nottambuli più collaudati della città. Per giunta, da buon commerciante di pesce all’ingrosso (cozze, vongole e lumachine), ogni mattina si doveva alzare a buon ora. Per lui, putroppo, il riposo notturno era diventato ormai una chimera… ma c’era qualcosa di peggio: si doveva anche sorbire quelle infinite disquisizioni, tipiche dei parolai riminesi (loro si definivano intellettuali). Quarto, pur essendo tipo molto paziente, una notte esplose in una reazione inaspettata; e sulla testa dei malcapitati cadde di tutto, liquidi e solidi.
(tratto da “Calendario 2010”, testi Mario Pasquinelli e Giuliano Ghirardelli; caricature Guido Baldini)